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Le tradizioni natalizie italiane: un viaggio tra epoche, popoli e culture di tutto il mondo

Nell’aria si sente profumo di cannella, di cioccolata calda e di panettone. Le vie delle città iniziano ad essere gremite di persone che curiosano nei negozi alla ricerca del regalo giusto. Questo significa solo una cosa: il Natale è alle porte!

Le celebrazioni per il 25 dicembre sono molto sentite in Italia, ma anche in tanti altri Paesi del mondo. Sono tantissime infatti le tradizioni natalizie che arricchiscono questi giorni pieni di amore e, seppur diverse tra loro, spesso raccontano un intreccio di popoli, di fedi e di usanze.

Basti pensare all’albero di Natale che tutti noi decoriamo nelle nostre case, l’abete. Ad idearlo così come oggi lo conosciamo fu la Duchessa di Brieg in Germania, ma è dal tempo degli antichi romani che un rametto proveniente da un albero sempreverde, proprio come l’abete, veniva regalato in segno di fortuna e prosperità.

Una tradizione natalizia in ogni angolo del mondo

Iniziamo quindi insieme questo viaggio alla scoperta di alcune delle tradizioni di Natale più importanti ed emozionanti che ci sono in Italia con una premessa d’obbligo: non esiste un modo giusto e uno sbagliato di celebrare il Natale. Usi, costumi e tradizioni variano da regione a regione, lo abbiamo detto, ma anche da persona a persona. Si decide in maniera autonoma quale valore e sfumatura dare a questi festeggiamenti e, ognuno a suo modo, contribuisce a rendere tutto ancora più speciale.

La prima tradizione natalizia di cui vogliamo raccontarvi oggi è il Calendario dell’Avvento ormai popolarissimo in Italia e adorato dai bambini. Nasce però in Germania, dell’editore Gerhard Lang nel 1908 ed è stato il concretizzarsi di un’usanza che già era presente da tempo, ossia quella di aspettare il 25 dicembre scartando ogni giorno 24 piccoli pacchettini. Lang preparò poi “il volto” del calendario dell’Avvento che tutti noi conosciamo e che, oggi, è una tradizione molto importante anche nel nostro Paese.

Passiamo poi al simbolo di questa festività: Babbo Natale. La tradizione italiana vuole che un signore dalla barba bianca e vestito di rosso porti doni a tutti i bambini del mondo a bordo di una slitta trainata da renne. Si tratta però di una versione moderna del Vescovo di San Nicola di Myra (in Turchia) o San Nicola di Bari che voleva avvicinare grandi e piccini alla religione e lo fece suggerendo ai preti di vestirsi di rosso e portare un regalo nelle varie case. Per questo oggi, in alcune regioni italiane, spesso si parla di Babbo Natale sostenendo che sia proprio San Nicola.

Procediamo poi con la voglia, diventata tradizione, di avere una tavola super imbandita e l’immagine di grandi famiglie tutte riunite a Natale. Questa la troviamo esplicitata per la prima volta nel libro Christmas Carol dello scrittore britannico Charles Dickens che scrisse: “Festa meravigliosa, giochi meravigliosi, unanimità meravigliosa, felicità meravigliosa”.

Tornando poi alla tradizione di decorare l’Albero di Natale con le palline, anche qui dobbiamo guardare al passato per scoprirne le origini. Un tempo infatti, non solo in Italia, ma ovunque si celebrasse il 25 dicembre, gli alberi venivano addobbati con frutti, ghiande e bacche, ma soprattutto mele. Nel 1858 però in Francia, precisamente nella Lorena del Nord, il raccolto di mele non fu proficuo e quindi si temette di dover trascorrere un natale senza decorazioni. Fu a quel punto che un mastro vetraio della zona decise di realizzare delle palline rosse di vetro da appendere sugli alberi di Natale che potessero ricordare proprio le mele.

Le tradizioni natalizie prettamente italiane


Come abbiamo visto il Natale è una festa dedicata all’amore e all’unione non solo tra familiari, ma tra tutte le persone del mondo. Le usanze che si intrecciano e si fondono ne sono un esempio palese. Ma c’è un qualcosa che è tipicamente natalizio, ma soprattutto tipicamente italiano: il cibo!

Ogni Paese ha il suo tradizionale menù di Natale, ma noi in Italia siamo di buona forchetta e per questa festività abbiamo ideato dei piatti e delle ricette tipiche! Un esempio? Il panettone che pare sia stato inventato nel XV secolo a Milano per un errore del cuoco alla Vigilia di Natale. Il pandoro invece, più moderno, nacque a Verona intorno alla fine del 1800. Il cotechino modenese, mangiato sia a Natale che a Capodanno, ha poi un sapore festivo al 100% ed è una preparazione tipica italiana.

Lo sappiamo: vi abbiamo fatto venire fame oltre che una voglia matta di scoprire tutte le tradizioni natalizie italiane e del mondo! Noi, per ora, vi auguriamo delle feste gioiose e piene d’amore, in qualunque modo decidiate di festeggiare!

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